Specialità tipiche locali

una a testa anzi a testo

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  1. farmaciaro
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    Allora apro questo topic per capire dove andare a mangiare un domani che avrò l' EVO, per quanto mi riguarda esordisco con i PANIGACCI, specialità a cavallo fra Liguria e Toscana , soprattutto Lunigiana: foto
    Preparazione
    www.latavernettasp.it/foto_panigacci.htm#
    www.latavernettasp.it/foto_panigacci.htm#
    www.latavernettasp.it/foto_panigacci.htm#

    Da Wikipedia:

    Il panigaccio è un tipo di pane rotondo, non lievitato, cotto in uno speciale piatto di terracotta e mica, chiamato Testo, arroventato a fuoco vivo in un falò o in un forno a legna. Una pastella di farina, acqua e sale si frappone tra un testo e l'altro, sino a formare una pila. La consistenza finale è morbida o croccante a seconda del tempo di cottura.

    Si possono gustare con gli affettati, formaggi come lo stracchino o con vari sughi, da quello di funghi al pesto. Il modo più adatto per gustarli con dei sughi è quello di farli bollire una volta raffreddati, servirli e versare il sugo, creando un primo piatto originale. In alcuni ristoranti della Lunigiana esiste la variante "dolce": si servono a fine pasto con della cioccolata da spalmare.

    I panigacci hanno origini molto antiche, sono diffusi nella Lunigiana ed hanno i natali nel paese di Podenzana, dove è stato costituito un consorzio tra i ristoratori, per mantenere inalterato il sapore antico di questo semplice prodotto. In Liguria i testi di terracotta e mica, vengono fabbricati da tempo immemorabile ad Iscioli, nel comune di Ne, nell'entroterra di Chiavari e si possono trovare nei negozi e nei consorzi agrari del chiavarese. Nella seconda guerra mondiale, quando i tedeschi distrussero un ponte che collegava il comune di Podenzana con il resto della regione, gli abitanti del comune sopravvissero mangiando panigacci fatti con farina di ghiande e castagne.

    Sono fatti con acqua, farina e sale e si preparano mescolando gli ingredienti fino ad ottenere una pastella fluida. Tale pastella viene quindi versata nei testi, precedentemente lasciati arroventare su di un fuoco vivace, tipicamente in un falò o in un forno a legna. Quando sono roventi al calor rosso, vengono estratti dal forno e fatti reffreddare un poco poi viene fatta una pila di testi, in modo tale che stando nel mezzo la pastella si cuocia sui due lati. Una volta "smontata" la pila i panigacci si servono in cestini di vimini e usati come companatico di salumi e formaggi cremosi. In Liguria i panigacci si chiamano testaieu e si servono durante le feste di paese autunnali, nell'entroterra del levante, con un sostanzioso strato di pesto alla genovese, con parmigiano grattugiato o dolci al miele e naturalmente un vino nuovo nostralino.

    I panigacci cuociono in pochi minuti a temperature altissime, mantenendo una perfetta digeribilità, anche se la pastella non è lievitata ed anche se non sono rispettati i normali tempi di cottura, come minimo di circa 20 minuti, di tutti i preparati a base di farina.


    Piccola nota personale: i Panigacci vanno mangiati con stracchino/gorgonzola ed affettati, i panigacci con i sughi (mangiati quindi con coltello e forchetta) vengono chiamati Testaroli, i panigacci fatti con farina di castagna vengono chiamati necci, sono normalmente farciti con marmellata e sono chiamati necci (tipici della garfagnana -Toscana-)

    e poi pappare quanti più possibile
     
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  2. padosky
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    Domani l' evo????
    Allora.... Ubriacati oggii!!!!
     
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  3. Shadows1977
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    UN domani ... non domani ... :D :D :D
     
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  4. padosky
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    Giusto... Un domani ... Non domani.... Senilitá???
    Forse........!
     
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  5. Shadows1977
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    chiamiamola cosi ..... :D :D :D
     
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  6. farmaciaro
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    Si nel senso di colui che studia i seni??? e che quindi concede gli occhi ad altro??? :P :P :P ho cercato di essere il più delicato possibile...
     
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  7. Shadows1977
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    :D :D :D
     
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6 replies since 25/3/2013, 22:28   47 views
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